Si Parla sempre di come crescere su Instagram, delle migliori strategie di crescita e di cosa fare per aumentare il proprio numero di seguaci, ma mai nessuno parla di come NON crescere su Instagram, e cioè quali sono gli errori più comuni da evitare (e che fa davvero tantissima gente) per fare in modo di NON crescere su Instagram.
Si perché se anche si attuano le migliori strategie di crescita ma non si evitano di fare gli errori più banali e comuni di cui in molti ignorano l’esistenza, tutti i propri sforzi resteranno vani.
Quindi oggi vi voglio parlare di quali sono secondo me gli errori più comuni che si commettono per fare in modo che il proprio profilo sia un repellente anti follower.
Tantissima gente si chiede: ma perché non cresco più su instagram, cosa faccio che non va? Eppure interagisco, pubblico costantemente, scrivo caption interessanti.
Bene, se sei fra queste persone, vai pure avanti con questo articolo perché probabilmente il motivo per cui non cresci è elencato in quello che ti dirò più avanti.
Prima di partire però faccio un piccolo disclaimer.
La crescita su Instagram ha rallentato tantissimo un pò per tutti da qualche anno a questa parte.
Questo è innegabile, quindi, anche se non stai commettendo uno degli errori elencati più avanti il motivo per cui non cresci è anche e soprattutto dovuto dal fatto che Instagram, ma anche Facebook e Youtube, hanno diminuito la reach tantissimo negli ultimi 3 anni.
Ma, se non commetti gli errori più comuni la crescita sarà sicuramente più agevolata.
Gli errori più comuni che si commettono su Instagram
1 . Tanti, troppi following
Se faccio un giro su Instagram e mi soffermo a guardare quante persone seguono gli altri, vedo che in media vanno dai 2000 ai 4000 following.
Addirittura a volte vedo utenti che hanno 6000 following.
Ragazzi, questo è troppo, decisamente troppo.
Abbiamo già parlato abbondantemente di quanto sia breve l’attenzione dell’utente medio oggi, e di quanto poco ci metta per capire se valga la pena seguire un profilo o meno.
Ecco, immaginatevi una persona che atterra sul vostro profilo e vede 3000 following, la prima impressione che ha è:
- Profilo poco professionale
- Segue troppe persone
- Probabile attività di follow/unfollow
Tutte cose poco piacevoli e che sicuramente fungono da deterrente per farti seguire.
Devi ridurre assolutamente i following sotto i 1000, ti assicuro che sono già tanti, io per esempio li tengo sempre sotto i 500.
In teoria dovresti seguire solo le persone da cui trai ispirazione; vuoi veramente farmi credere che sono più di 3000 su instagram?
A parte il fatto che di quelle 3000, vedrai si o no i contenuti di 50/100 persone, le altre 2900 perché le segui?
Devi fare un pò di pulizia.
Ti lascio un grafico qui sotto che ti fa capire come distribuire i following.
Seguendo questo grafico, capirai che:
- Gli amici che puoi seguire sono circa: 150 (sono tanti non trovi?)
- I profili per temi di aggiornamento sono circa: 250
- Le persone con cui fai network, quelle del tuo settore sono circa: 250
- I profili di ispirazione sono: 350
Io sto sotto i 500 perché voglio dare una prima impressione di professionalità, e sono sicuro che se ti impegni anche tu puoi seguire meno di 500 persone.
2. Pubblichi di rado
Instagram, ma tutti i social in generale hanno bisogno di contenuti freschi da proporre continuamente.
Ecco quindi che pubblicare frequentemente darà sicuramente un boost notevole al tuo profilo.
Ma quanto pubblicare su Instagram? Ne parlerò sicuramente meglio in un nuovo articolo, ma diciamo che bisognerebbe stare almeno sulle 3 pubblicazioni a settimana per il feed + almeno 2 reel a settimana.
Sarebbe ottimo anche inserire nel proprio piano editoriale qualche IGTV con delle serie apposite e qualche guida.
3. Non sei chiaro nei contenuti
Non c’è niente di peggio di avere un feed incasinato, i potenziali follower scappano alla velocità della luce.
Avere invece un feed in ordine e ben coerente con quello che vuoi attrarre fungerà da calamita per i follower.
Assicurati di avere un feed ben omogeneo, puoi fare delle prove con Planoly.
4. Non fai storie parlate
Ho già spiegato l’importanza di fare stories parlate.
Immaginati se un potenziale follower atterra sul tuo profilo e trova delle storie in cui compare la tua persona e parla alla sua audience, sarà molto più portato a seguirti.
Caso contrario invece se la persona trova stories poco attraenti o peggio ancora non trova affatto alcuna storia.
5. Non interagisci con i tuoi potenziali follower
Lo sappiamo tutti ormai, Instagram ha abbassato tantissimo la sua reach, quindi farsi trovare dai propri potenziali follower è sempre più difficile, e lo è ancora di più se tu non interagisci proprio con chi ti potrebbe seguire.
Come farlo? E’ semplice. Digita un hashtag che potrebbe riguardare il tuo mercato, esempio #viaggiare.
Li troverai centinaia di post appena sfornati da tuoi potenziali follower con cui potrai interagire.
Per interagire intendo mettere like e soprattutto commenti sensati, quindi leggi bene la caption e scrivi qualcosa che potrebbe stupire la tua audience.
6. Non usi gli hashtag giusti
Non ottieni follower? Forse non stai utilizzando gli hashtag giusti o peggio ancora non li stai utilizzando affatto.
Io utilizzo Ingramer per trovare i giusti hashtag. Puoi selezionarne fino a 30 e ti consiglio di spaziare da quelli più grandi a quelli più di nicchia per distribuire al meglio il tuo contenuto.
7. Non stai dicendo/mostrando nulla di nuovo
Non essere l’ennesimo travel blogger o life styler che posta foto editate con lightroom con il preset scaricato da pinterest che nessuno vuole più vedere.
Oggi i social hanno bisogno di qualcosa di nuovo, quindi se non cresci, è semplicemente perché le persone non trovano nulla di speciale nel tuo profilo.
Non c’è nulla di male, anzi, oggi è diventato estremamente difficile contraddistinguersi perché la qualità dei contenuti ha raggiunto livelli molto alti, questo anche a causa della forte concorrenza, quindi se proprio ci tieni a crescere, cerca di capire come essere diverso dagli altri.
Con questo è tutto su come non crescere su Instagram.
Un abbraccio
Nico.
